LAURA PAUSINI

Anime Parallele

Almas Paralelas

Anime Parallele / Almas Paralelas

ANIME PARALLELE

"Anime parallele" è il diciannovesimo album (il quattordicesimo in studio) di Laura Pausini, pubblicato il 27 ottobre 2023 dalla Atlantic Records. L'album viene pubblicato anche in lingua spagnola con il titolo "Almas paralelas".

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SINGOLI ESTRATTI


TESTI

ANIME PARALLELE

Se ci pensi, non ha senso non alzarsi in volo
Per paura dell'immenso o di un colpo di vento
Io che nascondevo il lato selvaggio
Fino a scordarlo e a farlo sparire
Valutavo l'atterraggio
Prima di partire
Pensa che è l'ultima notte dell'universo
E fai i conti da solo con tutto il resto
Un secondo sprecato è un secondo perso
Che non ritorna indietro mai
Se non abbiamo che una vita sola, davvero
Dammi solo emozioni diverse da zero
L'infinito non mi basta
Calma piatta o la tempesta, non importa quale
Dimmi che c'è che ci lascia ancora senza fiato?
L'ultima notte dell'anno, un salto all'infinito
E a partire da adesso io non mi accontento di meno
Voglio solo emozioni diverse da zero (zero, zero)
Ho giocato in difesa
Forse troppo tempo, oh
Rimanendo da sola in attesa, sospesa
Ma adesso è diverso
Tutti i momenti rubati me li riprendo
Senza chiedere scusa e neanche il permesso
Un secondo sprecato è un secondo perso
Che non ritorna indietro mai
Se non abbiamo che una vita sola, davvero
Dammi solo emozioni diverse da zero
L'infinito non mi basta
Calma piatta o la tempesta, non importa quale
Dimmi che c'è che ci lascia ancora senza fiato?
L'ultima notte dell'anno, un salto all'infinito
E a partire da adesso io non mi accontento di meno
Voglio solo emozioni diverse da zero

Voglio solo emozioni diverse da zero
Uoh-oh-oh, oh-oh-oh
E finalmente trovo il coraggio
Quello che non pensavo di avere
E a partire da adesso io non mi accontento di meno
Dammi solo emozioni diverse da zero
Voglio solo emozioni diverse da zero
Zero, oh-oh

Tu lo sai dove va
La vita senza il coraggio?
Rimane vera a metà
Come una statua di ghiaccio
Scomparirà pian piano quello che ho passato
Come dediche a mano sopra un libro usato
Bisogna dare il giusto peso ad uno sbaglio
Le cicatrici servono a volare meglio
Quando ci metto l'anima
E poi mi perdo d'animo
È il mondo che crolla
Ma la mia testa dura no
Cade il sorriso dalle labbra
Come un bicchiere che si rompe sul pavimento
Ci son parole come bombe che brucian dentro
Ma non le ascolterò
Non lascio vincere la rabbia
E cresce come una foresta, è il mio cambiamento
Scambio quello che temevo per ciò che sento
E non è molto
Ma almeno è un buon inizio
In mezzo a questo rumore
E tra un milione di strade
Cerco un futuro migliore
Mi fermo e provo a brillare
E chi mi guarda mentre ballo sola un lento
Non sa mai com'è bello darsi il proprio tempo
È il brivido che provo sopra il precipizio
La fine di una gara prima del giudizio
Quando ci metto l'anima
E poi mi perdo d'animo
È il mondo che crolla
Ma la mia testa dura no
Cade il sorriso dalle labbra
Come un bicchiere che si rompe sul pavimento
Ci son parole come bombe che brucian dentro
Ma non le ascolterò
Non lascio vincere la rabbia
E cresce come una foresta, è il mio cambiamento
Scambio quello che temevo per ciò che sento
E non è molto
Ma almeno è un buon inizio
Cosa si è rotto in me?
Cosa mi ha fatto tremare forte?
È la paura che trasforma a volte
L'insicurezza in libertà
Bastasse un treno per scappare, scappare via
Bastasse un trucco per coprire tutta l'apatia
Bastasse un buon inizio per la mia malinconia
Cade il sorriso dalle labbra
Come un bicchiere che si rompe sul pavimento
Ci son parole come bombe che brucian dentro
Ma non le ascolterò (ma non le ascolterò)
Non lascio vincere la rabbia (ah)
E cresce come una foresta, è il mio cambiamento
Scambio quello che temevo per ciò che sento (ciò che temo, ciò che)
E non è molto (sento)
Ma almeno è un buon inizio


Meno male che non sei normale
Come tutti quanti
Che lasci tutto e torni se ho paura anch'io
E non lo sanno gli altri
Sceglimi, sceglimi, sceglimi
Stasera noi
Siamo mappe sulla schiena
Una vita dopo cena
Siamo quello che ti va
E allora come mai ci hai messo così tanto
Ad incontrarmi qui a farne il tuo bersaglio
E poi portarmi in alto che la città è un puntino
Lo vedi quanto è bello dividersi un destino
C'è una notte stellata tra le ciminiere
C'è una vita pensata ed una da pensare insieme
Ed una da inventare ed una da capire
Ed una da durare, io e te
Ed una da impazzire, io
Meno male che non vuoi dormire
Anche se torno tardi
Che non ti fa paura se sto male anch'io
Ma che ne sanno gli altri?
Adesso tu, ti prego
Chiamami, chiamami, chiamami "bambina"
Siamo solo un paio d'anime
Siamo solo due metafore
Siamo quello che ci va
E allora come mai ci hai messo così tanto
Ad incontrarmi qui a farne il tuo bersaglio
E poi portarmi in alto che la città è un puntino
Lo vedi quanto è bello dividersi un destino
C'è una notte stellata tra le ciminiere
C'è una vita pensata ed una da pensare insieme
Ed una da inventare ed una da capire
Ed una da durare, io e te
Ed una da impazzire, io e te
Mi viene voglia di ridere, noi
Ci sembrava difficile
Mi raccomando, torna a casa
Facciamo un figlio dopo cena
Mi raccomando, torna a casa
E allora come mai ci hai messo così tanto
Ad incontrarmi qui, a darmi il tuo buongiorno
E poi portarmi in alto che la città è un puntino
Lo vedi quanto è bello dividersi un mattino
C'è una notte stellata tra le ciminiere
C'è una vita pensata ed una da pensare insieme
Ed una da inventare ed una da capire
Ed una da durare, io e te
Ed una da impazzire, io e te

Uh-uh-uh-uh, uh
Uh-uh-uh-uh, uh
Uh-uh-uh-uh, uh
Uh-uh-uh-uh, uh
Ho riempito gli attimi fino all'orlo
Ho rischiato la mania del controllo
Ho perso la voce (ho perso la voce)
E a perdersi aveva ragione lei (aveva ragione lei)
Ho sorriso con le fiamme negli occhi
Quasi perso anche il più bello dei sogni
Ho visto allo specchio (ho visto allo specchio)
Il mio riflesso chiedermi: "Chi sei?" (Chiedermi: "Chi sei?")
E visti da fuori
Non sembriamo mai soli
Di sicuro non io, lo so
Eppure non è così, così
Molti vogliono la me che non sono
Quella giusta, ma soltanto per loro
Un'altra persona
Senza personalità
Mi hanno detto le parole da dire
Senza spiegarmi come si sopravvive
Senza istruzioni (senza istruzioni)
Per la mia felicità
E visti da fuori
Non sembriamo mai soli
Di sicuro non io, lo so
Eppure non è così, così
Sembriamo bersagli
In piedi sui palchi
Davanti a un microfono
Eppure non è così, così
E poi pensiamo che i nostri
Miliardi di errori
Non servono mai, lo so
Però non è mai così, così
Eppure non è così
Non sono chi dovrei (non sono chi dovrei)
Ma non è un problema mio
Non vivo dentro a un display
Quella donna non sono io
Non sono chi dovrei (non sono chi dovrei)
Ma questa libertà ha gli occhi come i miei
E visti da fuori
Non sembriamo mai soli, soli
Di sicuro non io, lo so
Eppure non è così, così
E visti da fuori
Sembriamo sicuri, sicuri
Di sicuro anche io, lo so
Eppure non è così, così, ah-ah
(Non è un problema mio)
Non mio
(Non è un problema mio)
Non mio, lo so
(Non è un problema mio)
Eppure non è così, così

Non colgo mai gli attimi
Arrivo sempre qualche decimo più tardi
E non mi godo mai i tramonti ed i traguardi
Ancora adesso ci ripenso, è stato inutile far finta
Di provarci un altro po'
E non c'è un'ombra di passaggio per le vie del centro
Ritorno nello stesso punto, come fosse un sogno
È un'altra notte che non chiudo occhio
Che aspetto arrivi il giorno
E quanto sono stupidi
Quelli come noi che sanno perdersi
Quando urliamo fiumi di parole che fanno male
Per far pace e poi ricominciare
E intanto mi domando sempre
Cos'è, cos'è, cos'è?
Che non si rompe dentro me, so cos'è, cos'è
Forse è un filo indistruttibile che
Non mi fa perdere le tracce, così da ritrovarmi sempre
E mentre il mondo si è diviso in sette continenti
Ci sono io che resto ferma nelle strade dei ricordi
E sembra che cammino al buio coi lampioni spenti
E cerco luce per aprire bene gli occhi e notare che non sono più i miei
E c'è un bagliore, o forse un lampo, in questo cielo aperto
E non è giusto darsi il peggio e dar la colpa al mondo
È un'altra notte che non chiudo occhio
Che aspetto arrivi il giorno
E quanto sono stupidi
Quelli come noi che sanno perdersi
Quando urliamo fiumi di parole che fanno male
Per far pace e poi ricominciare
E intanto mi domando sempre
Cos'è, cos'è, cos'è?
Che non si rompe dentro me, so cos'è, cos'è
Forse è un filo indistruttibile che
Non mi fa perdere le tracce, così da ritrovarmi sempre
Senza avere parole ed ossigeno
Vedo nuvole come avvoltoi
Ho le gambe che tremano e cedono
Ed ogni volta non capisco
Cos'è, cos'è, cos'è?
Cos'è, cos'è, cos'è?
Cos'è, cos'è, cos'è?
Cos'è?
E quanto sono stupidi
Quelli come noi che sanno perdersi
Quando urliamo fiumi di parole che fanno male
Per far pace e poi ricominciare
E intanto mi domando sempre
Cos'è, cos'è, cos'è?
Che non si rompe dentro me, so cos'è, cos'è
Forse è un filo indistruttibile che
Non mi fa perdere le tracce, per ritrovarmi finalmente

Ho ancora i segni del tuo spirito sulla mia pancia
Che sembra la scena di un crimine
Dove le vittime sono i colpevoli che tornano
Perché non sanno poi più farne a meno
E senza gridi e parole, ci sfioriamo con le nuvole
E non mi fare domande, le risposte sono un limite
E poi ci prende la mano fino a farci male
Anche se giuro, io
Tutte le volte che ti guardo in faccia, sempre lo rifarei, io
Tutte le volte che appari in questa stanza come sе fossi Dio, io
Tutte le volte chе vorrei non fossi entrato mai
E non ci basta mai
Tanto fuori non ci sentono
Puoi gridare forte quanto vuoi
E senza gridi e parole, ci sfioriamo con le nuvole
E non mi fare domande, le risposte sono un limite
E poi ci prende la mano fino a farci male
Anche se giuro, io
Tutte le volte che ti guardo in faccia, sempre lo rifarei, io
Tutte le volte che appari in questa stanza come se fossi Dio, io
Tutte le volte che vorrei non fossi entrato mai
Tutte le volte che faccio a pezzi la notte per sentirmi viva anch'io
Tutte le volte che appari in questa stanza come non fossi mio, io
Tutte le volte che vorrei non fossi uscito mai
E se ne va la fame
Dentro ho ancora sete
Cambia questo cielo sopra questo letto
Ma non cambia il modo in cui restiamo insieme
Questo movimento è l'equilibrio tra due parti che si fanno male
Quando si vogliono bene
Io
Tutte le volte che sento in faccia l'amore quando te ne vai via, io
Tutte le volte, tutte le volte, tutte le volte, eh-eh-eh
Tutte le volte

Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh (uoh-oh-oh-oh)
Capita di rimanerci male per una discussione
Di non avere sulle cose la stessa identica opinione
A volte non è facile capire chi ha torto e chi ha ragione
A volte bevi del veleno, a volte è un'impressione
Costantemente dare
A chi non ti dimostra mai quanto ci tiene
Sull'amor proprio non c'è discussione
Ma i fatti sono prove e non ci piove
Non posso fare sempre il primo passo
E venirti ancora incontro
Perché è come avere sete con il mare dentro
Tu non mi concedi mai uno sconto
È più facile che un sasso poi diventi piuma
O fare il primo passo sulla luna?
Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh
O fare il primo passo sulla luna?
Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh
O fare il primo passo sulla luna?
È quasi un'equazione elementare, per quel che vale
È una questione di principio e non un fatto personale
Ed è evidente, non ne vuoi parlare
Però davanti a un bivio sono sempre due le strade
Dove scegliere di andare
Costantemente dare a chi non ti dimostra mai quanto ci tiene
Non posso fare sempre il primo passo
E venirti ancora incontro
Perché è come avere sete con il mare dentro
Tu non mi concedi mai uno sconto
È più facile che un sasso poi diventi piuma
O fare il primo passo sulla luna?
Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh
O fare il primo passo sulla luna?
Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh
O fare il primo passo sulla luna?

Avere sete con il mare dentro (mare dentro)

Più facile che un sasso poi diventi piuma
O fare il primo passo sulla luna?
Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh
O fare il primo passo sulla luna?
Uoh-oh-oh (uoh-oh-oh)
Uoh-oh-oh-oh
O fare il primo passo sulla luna?

Mi sono affacciata sul mondo attraverso i tuoi occhi
E ho riletto con te la mia storia dentro ai miei ricordi
Che lo sai, di scambiarsi la pelle non succede a molti
Di entrare ancora sotto nuove coperte, di sentirsi accolti
Anime nei corpi
Ho percorso i tratti del tuo viso come fossero autostrade
Sulle curve di un sorriso, piano, senza accelerare
Ho quell'impressione così ricorrente
Che ci capiamo da sempre
Ed io ti ho chiamato "casa" dal primo momento
Tu il soffito ed io il pavimento
Le pareti portanti sono un sentimento
Le tue braccia la stanza dove mi addormento
E se mi stringi non c'è un altro posto
Dove vorrei andare, dove vorrei abitare
In questo tempo dove tutto cade
Tu sei la mia dimora naturale
Perché sei il posto più bello che ho visto sulla mappa del mondo
Quello che fra tutti preferisco, in cui farò sempre ritorno
E ti ho sentito a me uguale da sempre, dal primo giorno
E non ci siamo lasciate le mani neanche per un secondo
Ho traslocato così tante volte che ora sento ancora l'eco
Delle stanze vuote, di ogni sogno che ho lasciato indietro
E quel bisogno di qualcuno che dorme
Accanto a me nella notte
Ed io ti ho chiamato "casa" dal primo momento
Tu il soffito ed io il pavimento
Le pareti portanti sono un sentimento
Le tue braccia la stanza dove mi addormento
E se mi stringi non c'è un altro posto
Dove vorrei andare, dove vorrei abitare
In questo tempo dove tutto cade
E da quando tu mi abiti (da quando tu mi abiti)
So che i tuoi respiri posso sentirli da dentro
Seduti lì negli angoli (seduti lì negli angoli)
Dove non esiste il rumore del tempo
E dimmi che rimani qui
Che rimani qui
Perché io ti ho chiamato "casa" dal primo momento
Tu il soffito ed io il pavimento
Le pareti portanti sono un sentimento
Le tue braccia la stanza dove mi addormento
E se mi stringi non c'è un altro posto
Dove vorrei andare, dove vorrei abitare
In questo tempo dove tutto cade
Tu sei la mia dimora naturale

Posso? Se posso, vorrei la tua mano
Non tanto da farne prigione per te
Voglio, se posso, centrare l'orario migliore
Apro le vene, ma non le mie scene
Rimango al mio posto, seduta frontale
Tu apri la porta col solito fare da odiare
Immancabilmente
Usi la mia mente
Spargo nelle vene il tuo suono
Non è voce, ma è incanto e m'incanti
Sei tu quello mio, il mio re
Quello che nessuno ha capito di noi
Siamo più che un'idea, più che un'idea
Tu mi riporti qui
Dove mancavo da secoli
Mi porti qui
Mentre preparo, finisco un bicchiere
Fai finta di uscire, poi ti fermi a dormire
Mentre ti amo, inizio a capire chi siamo
Immancabilmente
Usi la mia mente
Sento nelle vene il tuo suono
Non è voce, ma è incanto e m'incanti
Sei tu quello mio, il mio re
Quello che nessuno ha capito di noi
Siamo più che un'idea, più che un'idea
Tu mi riporti qui
Dove mancavo da secoli
Perché noi siamo, noi siamo e ci siamo
Perché qui stiamo, qui stiamo, noi siamo
Immancabilmente noi, immancabilmente
Usa pure la mia mente
Tu mi riporti qui
Tu mi riporti qui, uh-uh-uh-uh
Sei tu quello mio, il mio re
Quello che nessuno ha capito di noi
Siamo più che un'idea, più che un'idea
Tu mi riporti qui
Dove mancavo da secoli
Mentre ti amo
Continuo a capire chi siamo

Oltre il diluvio, siamo ancora qui
È liberatorio ritrovarci in tanti
Qualcuno si è perso, ma la vita è così
Bisogna resistergli
Con un tempo differente
Evidentemente
Anime parallele, uh-uh-uh-uh-uh
Ognuno col suo modo di vivere
Di preferire per sé, uh-uh-uh-uh-uh
Strade personali da scegliere
Nessuno escluso, nessuno è dietro di me
Di inverni, noi primavere, abbiamo scie parallele
Gli stessi passi in direzione che vuoi
Ma senza perderci mai (mai)
Con un senso differente
Evidentemente
Anime parallele, uh-uh-uh-uh-uh
Ognuno col suo mondo da vivere
E preferire per sé, uh-uh-uh-uh-uh
Strade personali da scegliere
Ma di te, io, lo sai
Mai nemmeno una virgola sola cambierei-ei-ei
Perché, tra noi, c'è un'energia purissima
Quasi magica (magica) (magica), ah
Anime parallele, uh-uh-uh-uh-uh
Insieme diamo ancora spettacolo
Un popolo fedele, uh-uh-uh-uh-uh
Con le nostre crisi di panico
Anime parallele, uh-uh-uh-uh-uh
Che di questi tempi è un miracolo
È un miracolo

Parla per te, io mi convinco da sola
Non basti più per resistere in qualche maniera
Che senso ha darsi un'altra possibilità
Passeranno anche i ricordi, quelli belli da morire
Sono stata troppe volte al punto di non giudicare
Ti perdono anche stavolta, ma non c'è molto da dire
Ho sbagliato perché non avevi scuse
Però continui la tua vita andando via
Rinchiudi i tuoi segreti in cassaforte
Che poca fiducia mi dai
Non sono quella che ha perso di noi
Pensa per te, che a me ci penso da sola
L'hai detto tu: "È il momento di uscire di scena"
I cieli a metà ogni volta non danno risposta
Però resteranno anche i discorsi, quelli belli da morire
Sono stata troppe volte il punto da non giudicare
Ti perdono anche stavolta che non hai molto da dire
Ti ho ascoltato quando non avevi scuse
Però continui la tua vita andando via
Rinchiudi i tuoi segreti in cassaforte
Che poca fiducia mi dai
Non sono quella che ha perso di noi
Ma sono quella che hai perso di noi, di noi
Non sono quella che ha perso di noi
Parlo per te
Il silenzio non ha verità
Oh, oh-oh-oh-oh
Però ti lascio la tua vita andando via
Non è una gara a chi di noi è più forte
È solo fiducia la mia
Ma sono quella che hai perso di noi

Io mi fido di te
Anche se non dovrei
Nel buio
Mi merito il sole
Ogni parte di me
Vede ancora i replay
L'inizio della fine
Di un amore
Giuro che mi nasconderei
Tra i raggi del Polo Nord
O tra i grattacieli a Shanghai
Proprio lì dove non potrai
Tornare da me mai più
Andare lontano
Lontano dal vuoto
Per trovare un'altra me
Rivedo chi ero
Risento il frastuono
Di quei lunghissimi weekend
Ed un ombrello mi copre mentre
Mi piove addosso il ricordo
Di noi due solamente
Ora che siamo luci spente
Ritorni nei miei flashback
Andare lontano
Bruciare le foto
Dove sono accanto a te
Rivedo chi ero
Sento l'ultimo tuono
Di quei lunghissimi weekend
Di te mi resta meno di niente
Solo carezze violente, impresse sopra la pelle
Ora torni nella mia mente
Da me
Che non so cos'è il rancore
Questo l'ho capito da me
Sento quelle botte e il dolore
Solo nei miei flashback
Solo nei miei flashback
Andare lontano
Partire da dopo
Da quando sono un'altra, ormai
E amo chi sono
Ma resta il frastuono
Di quei lunghissimi weekend
Quante bugie dette lentamente
E quante promesse
Ritornano in mente
Ora che siamo luci spente
Ritorni nei miei flashback
Io amo chi sono
Ma resta il frastuono
Quando torni nei miei flashback

Ho bisogno di un volo per capirci qualcosa
Per sapere chi sono, per fare pratica, eh
Non sentire nessuno e sbagliare la strada
Non andare al lavoro di domenica
Oltre la foresta vivono i ricordi
Ci passerò la notte prima di arrivare qui
Dentro la mia stanza non ci sono stelle
Ma io con il buio sono agile
Ho fatto un sogno, ne volevo parlare
In autostrada tutto sembra veloce
Nella mia macchina ho lasciato qualcosa
Che mi manca
E non mi basterà quella parte di me
Che non so mandar via sola
Un presente che non avevo previsto
C'è una parte di me
Che non volevo, ma è mia, sola
E mi rende più vicino ancora
Nella distanza che c'è tra me e me
Nella distanza che c'è tra me e me

Ho bisogno di un modo
Per lasciarmi un po' andare
Per trovarmi di nuovo
Voltare pagina
Dietro la finestra vivono i ricordi
Ci passerò la notte prima di arrivare qui
Dentro la mia stanza non ci sono stelle
Ma io con il buio sono agile
Ho fatto un viaggio, ne volevo parlare
In questa vita tutto è troppo veloce
Nella mia macchina ho lasciato qualcosa
Che mi manca
E non mi basterà quella parte di me
Che non vuole andar via sola
Un presente che non avevo previsto
Se c'è una parte di me
Che non volevo, ma è mia e sola
E mi rende più vicino ancora
Nella distanza che c'è tra me e me
Nella distanza che c'è
Ho bisogno di un'ora per dirmi che cosa sembra il futuro
Ho bisogno di un modo per dirmi che non sarà tutto scuro
Avrà la luce di Venere, avrà la luce di Venere
Avrà la luce di Venere, avrà la luce di Venere

E non mi basterà quella parte di me
Che non vuole andar via sola
E mi rende più vicino ancora
Nella distanza che c'è tra me e me
Nella distanza che c'è tra me e me
Nella distanza che c'è

Ci sono vuoti da dimenticare
E alcune cose che di te non ho
Ti ho visto crescere e poi cambiare
Ma il mondo non smette di girare
Sono state giornate d'assedio
E carte false per farti restare
Anche se è utile considerare
Che a volte non puoi prevedere un temporale
Bugiarda quando mi conviene, eh
Magari non mi basta più
Sperare che qualcosa sia per sempre, per sempre
La nostra casa e le serate in moto, in silenzio a fare niente
Se questa è l'ultima scena, vale la pena
Sarebbe bello poter volare
Planare piano sulle cose, dall'alto
Ma la sincerità è una rivolta
Cercando a tutti i costi di non dimenticare
Ogni minimo particolare, eh
Magari non mi basta più
Sperare che qualcosa sia per sempre, per sempre
La nostra casa e le serate in moto, in silenzio a fare niente
Se questa è l'ultima scena, vale la pena

Vale la pena, oh
La nostra casa e le serate in moto, in silenzio a fare niente
Se questa è l'ultima scena
Se questa è l'ultima scena, vale la pena

Per te che sai leggere i miei dati sensibili
E riesci a proteggermi da me
In corsa correggere il tiro, altrimenti sbanderei
Sei la colla degli elementi miei
Mi rimetti ogni volta in ordine
Senza chiedermi niente in cambio mai
Sottolinearlo non vorrei, meno male che ci sei
E sai come fare, senza farti male
Tra i miei sbalzi frequenti d'umore
Riesci a far sembrare giusto anche un errore
Troppe persone non sanno ascoltare
Quello che dice, eh-eh, una cicatrice
Non sanno vedere, toccare la luce
Come si dice?
Oltre la superficie
Tu sei l'interprete dei miei geroglifici
A mani nude scali i miei lati più ripidi
Ed ho preso nota che
Farne a meno non potrei (potrei)
Riesci ad intuire ogni mia espressione
Anche con gli occhiali da sole
Fai la differenza, in conclusione
Troppe persone non sanno sentire
Quello che dice, eh-eh, una cicatrice
Non sanno vedere, toccare la luce
Andare, invece, oltre
Perché tu assomigli alle cose che farò
È scientifico, è magnifico
Non c'è niente di interrotto, oppure di scontato, no
C'è un flusso tra di noi che fermare non si può
Troppe persone non sanno capire
Quello che dice, eh-eh, una cicatrice
Non sanno vedere, toccare la luce
Andare, invece, oltre
Troppe persone non sanno ascoltare
Quello che dice, eh-eh, una cicatrice
Non sanno vedere, toccare la luce
Come si dice?
Oltre la superficie

Finalmente io davanti a te, a prometterti che c'è
Più di un altro anniversario, più profondo di com'è
Fa' che non ti chieda mai spazi di tranquillità
Tu che levi voce all'ovvio e fiato alla banalità
E che non mi basti mai il tuo indice sul cuore
Quando hai cura dei miei limiti e anche delle mie paure
Io mi siedo accanto a te per lasciati l'orizzonte
Sempre libero di scegliere la rotta che hai di fronte
Tanto non so andare via dai tuoi occhi visionari
Che non temono il futuro e corse fuori dai binari
Ed infatti resto qui a sfinirti di presente, a dormire quasi niente
Tu che mi accompagni oltre quel che vedo e che non so
Finalmente tu davanti a me, a promettermi che c'è
Tutto il tempo che possiamo per il tempo che ce n'è
Fino a che mi chiederai tutto quello che so dare
Avrò cura dei tuoi limiti e anche delle tue paure
E ti siedi accanto a me per lasciami l'orizzonte
Sempre liberi di scegliere una rotta differente
Non ti lascio andare via dai miei occhi visionari
Che non temono il futuro e giorni straordinari
Che ogni tua promessa sia la mia, in salute e malattia
C'è già tutto ciò che vuoi, davanti a noi

Anime Parallele

ALMAS PARALELAS

Sí que tiene un sentido emprender el vuelo
Sin el miedo conocido de un golpe de viento
Yo que escondía el lado salvaje
A más de cien metros bajo la tierra
Calibraba el aterrizaje al volver de mi guerra
Piensa en la última noche del universo
Y echa cuentas tú solo de todo el resto
Un segundo que pasa es sólo un recuerdo
Que no dará ya marcha atrás
Si tengo solo una vida, ya sé lo que quiero
Dame solo emociones distintas de cero
El infinito no me basta
La quietud o la tormenta
Da igual lo que sea
Dime que sí, que nos deja sin aliento el reto
La última noche del año o un salto al infinito
Y a partir de ahora yo no me conformo con menos
Quiero solo emociones distintas de cero
He jugado en defensa demasiado tiempo
Permanezco aquí en la frontera en espera
Y ahora no tiemblo
Cada momento robado lo recupero
Sin pedirte disculpas, que ya no espero
Un segundo que pasa es sólo un recuerdo
Que no dará ya marcha atrás
Si tengo solo una vida, ya sé lo que quiero
Dame solo emociones distintas de cero
El infinito no me basta
La quietud o la tormenta
Da igual lo que sea
Dime que sí, que nos deja sin aliento el reto
La última noche del año o un salto al infinito
Y a partir de ahora yo no me conformo con menos
Quiero solo emociones distintas de cero
Quiero solo emociones distintas de cero
Oh-oh
Y finalmente encuentro la fuerza
En todo el valor que yo no tenía
Y a partir de ahora yo no me conformo con menos
Dame solo emociones distintas de cero
Quiero solo emociones distintas de cero
Cero (cero)

Sabes tú a dónde va
La vida arriesgando cero
Se queda en media verdad
Como una estatua de hielo
Se fundirá despacio todo el pasado
Como unas iniciales en un libro usado
Si los errores pesan solo con pensarlos
Las cicatrices volverán a equilibrarlos
Cuando creo en mi fuerza
Y ya no vale el esfuerzo
El mundo se para
Pero mi mente terca no
Cae la sonrisa de mi cara
Como una copa que se rompe al tocar el suelo
Y hay palabras como bombas que son de fuego
No las escucharé
La rabia ya no me supera
Y es tan grande como un bosque mi crecimiento
Cambio ahora lo que temo por lo que siento
No será mucho, pero es un buen inicio
Detrás de todo el ruido
Entre millones de calles
Elijo un nuevo futuro
Me paro en cada detalle
Y quien me mira mientras bailo sola o lento
No sabe lo que vale dedicarse tiempo
La adrenalina a tope ante el precipicio
Cruzar la meta justo antes del juicio
Cuando creo en mi fuerza
Y ya no vale el esfuerzo
El mundo se para
Pero mi mente terca no
Cae la sonrisa de mi cara
Como una copa que se rompe al tocar el suelo
Y hay palabras como bombas que son de fuego
No las escucharé
La rabia ya no me supera
Y es tan grande como un bosque mi crecimiento
Cambio ahora lo que temo por lo que siento
No será mucho, pero es un buen inicio
¿Qué es lo que no va en mí?
¿Y qué me ha hecho temblar tan fuerte?
Es ese impulso que a veces convierte
La incertidumbre en libertad
Me salvaría escapar, escapar un día
Me salvaría un poco de magia sobre mi apatía
Me salvaría un buen inicio sin melancolía
Cae la sonrisa de mi cara
Como una copa que se rompe al tocar el suelo
Y hay palabras como bombas que son de fuego
(No las escucharé) no las escucharé
La rabia ya no me supera
(Y es tan grande como un bosque mi crecimiento)
Es un bosque mi crecimiento
(Cambio ahora lo que temo por lo que siento)
Lo que temo, lo que siento
(No será mucho) pero es un buen inicio

Menos mal que tú no eres igual
Al resto de la gente
Que dejas todo y vuelves cuando tengo miedo
Y nadie más lo siente
Elígeme, elígeme, elígeme
Esta noche
¿Ves?, somos charlas en la cama
Una vida tras la cena
Somos lo que tú querrás
Y ahora explícame por qué has tardado tanto
En encontrarme aquí
Fijar tu objetivo en llevarme tan alto
Que la ciudad es un punto minúsculo
Y es bello ver el destino juntos
Hay una noche estrellada entre chimeneas
Hay una vida pensada, y una para que tú creas
Y una para inventarse, y una para entenderse
Y una va a durar en mí, en ti
Y para enloquecer en mí
Menos mal que aún no estás durmiendo
Cuando vuelvo tarde
Que no te entra miedo si no estamos bien
Y qué sabrá la gente
Y ahora te lo ruego
Llámame, llámame, llámame
"Bambina"
Somos solo un par de almas
Somos solo dos metáforas
Lo que la gana nos da
Y ahora explícame por qué has tardado tanto
En encontrarme aquí
Fijar tu objetivo en llevarme tan alto
Que la ciudad es un punto minúsculo
Y es bello ver el destino juntos
Hay una noche estrellada entre chimeneas
Hay una vida pensada, y una para que tú creas
Y una para inventarse, y una para entenderse
Y una va a durar en ti, en mí
Y para enloquecer en mí, en ti
Me entran ganas de sonreír
¿Ves?, lo terminamos por conseguir
Y te lo ruego, vuelve a casa
Busquemos hijo tras la cena
Te lo ruego, vuelve a casa
Y ahora explícame por qué has tardado tanto
En encontrarme aquí
Cogerme de la mano, llevándome tan alto
Que la ciudad es un punto minúsculo
Y es bello ver el mañana juntos
Hay una noche estrellada entre chimeneas
Hay una vida pensada, y una para que tú creas
Una para inventarse, y una para entenderse
Y una va a durar en ti, en mí
Y para enloquecer en mí, en ti

He llenado mi momento hasta el borde
Controlado el defecto del orden
He perdido la voz
Y de perderse, tuvo ella razón
He reído con el fuego en los ojos
Casi pierdo el mejor de mis sueños
He visto al espejo
A mi reflejo, preguntar quién soy
Porque desde lejos
No nos faltan consejos
A mí, seguro que no, pero
Perdona si no es así, así
Muchos quieren una yo que no existe
Extraordinaria, una extraterrestre
Otra persona
Con poca personalidad
Me han dictado las palabras correctas
Pero omitiendo así mi supervivencia
Sin instrucciones
Para mi felicidad
Porque desde lejos
No nos faltan consejos
A mí, seguro que no, pero
Perdona si no es así, así
El blanco perfecto
Sin ningún defecto
Sobre un escenario
Perdona si no es así, así
Después pensamos que todos
Nuestros desaciertos
No nos condenarán, pero
En cambio no es así, así
Perdona si no es así
No soy como me veis (no soy como me veis)
Y no es problema mío
No vivo en tu display
Esa mujer es solo vacío
No soy como me veis (no soy como me veis)
Y esta libertad
La escribo como una ley
Porque desde lejos
No nos faltan consejos, consejos
A mí, seguro que no, pero
Perdona si no es así, así
Porque desde lejos
Parecemos seguros, seguros
Seguro que también yo, pero
Perdona si no es así, así
Ah-ah, ah-ah
(No es problema mío) no es mío
(No es problema mío) no mío, pero
(No es problema mío) perdona si no es así, así

No lo lograré alcanzar
Mi paso es torpe, y este tiempo va de prisa
Y ya no tengo percepción ni perspectiva
Aún ahora que lo pienso, ha sido estúpido fingirlo
Creer que es diferente hoy
No hay ni una sombra caminando por el viejo centro
Me veo en el mismo punto de ese extraño sueño
Y otra noche que no cierro ojo
Que pasa un día y otro
Y somos tan estúpidos
Los que, como yo, perdemos el control
Dando siempre golpes contra el viento, ganamos tiempo
Y el cronómetro se vuelve lento
Y mientras tanto me pregunto
¿Qué es, qué es, qué es?
Lo que me desconecta después, ¿qué es, qué es?
Quizás sea un hilo indestructible y que
Me enlaza siempre con el Norte
Así, para nunca perderme
Mientras el mundo se separa en siete continentes
Sigo aquí y tomo asiento en la calle del recuerdo
Avanzo con los faros apagados, y en mi mente
Estoy atenta, busco luz en este tramo
No sé muy bien adónde voy
Y hay un rayo, un destello en este cielo abierto
Y no es justo maltratarse y culpar al mundo
Y otra noche que no cierro ojo
Que espero un día y otro
Y somos tan estúpidos
Los que, como yo, perdemos el control
Dando siempre golpes contra el viento, ganamos tiempo
Y el cronómetro se vuelve lento
Y mientras tanto me pregunto
¿Qué es, qué es, qué es?
Lo que me desconecta después, ¿qué es, qué es?
Quizás sea un hilo indestructible y que
Me enlaza siempre con el Norte
Así, para nunca perderme
No me quedan palabras ni oxígeno
Veo visiones a mi alrededor
El peligro está a pocos centímetros
Y yo de nuevo no lo entiendo
¿Qué es, qué es, qué es?
¿Qué es, qué es, qué es?
¿Qué es, qué es, qué es?
¿Qué es?
Y somos tan estúpidos
Los que, como yo, perdemos el control
Dando siempre golpes contra el viento, ganamos tiempo
Y el cronómetro se vuelve lento
Y mientras tanto me pregunto
¿Qué es, qué es, qué es?
Lo que me desconecta después, ¿qué es, qué es?
Quizás sea un hilo indestructible y que
Me enlaza siempre con el Norte
Para encontrarme finalmente

Sigue la marca de tu espíritu
Sobre mi vientre
Como la obra de un criminal
Donde las víctimas
Son los culpables, ahora están detrás
Porque no quieren ver
Otra salida
Y sin decirnos palabras, la mirada sabe lo que hacer
Y no me hagas preguntas, las respuestas son el límite
Son la mano que aprieta hasta hacernos daño
Aunque lo juro
Yo, todas las veces
Que te miro a la cara, volvería a empezar
Yo, todas las veces
Que cruzas esa puerta como si fueras Dios
Yo, todas las veces que quisiera no verte jamás
Y no nos bastará
Fuera nadie nos escuchará
Grita fuerte si es lo que te va
Y sin decirnos palabras, la mirada sabe lo que hacer
Y no me hagas preguntas, las respuestas son el límite
Son la mano que aprieta hasta hacernos daño
Aunque lo juro
Yo, todas las veces
Que te miro a la cara, volvería a empezar
Yo, todas las veces
Que cruzas esa puerta como si fueras Dios
Yo, todas las veces que no volvería a dejarte entrar
Todas las veces
Que hago pedazos la noche y me siento viva
Yo, todas las veces
Que cruzas esa puerta como si fueras mío
Yo, todas las veces que quisiera no verte marchar
Y se nos pasa el hambre
Pero la sed es fuerte
Y se abre un vórtice sobre esta cama
Hay un cielo inmenso
Y juntos lo miramos
Nuestro movimiento es equilibrio entre dos partes
Que se están matando
Mas no se quieren en vano
Yo, todas las veces
Le veo la cara al amor cuando me das la espalda
Yo, todas las veces
Todas las veces
Todas las veces, eh-eh-eh
Todas las veces

Puede ser que estemos destrozados
Con nuestras discusiones
Por no tener sobre las cosas
Siempre las mismas opiniones
A veces no es tan fácil predecirlo
Y no pisar el freno
Frente a un peligro inminente
Bebernos el veneno
Constantemente dando
A quien no te demostrará cuánto lo vales
El amor propio es la única prueba
Que truene o que llueva
Tú no te muevas
No puedo dar yo siempre el primer paso
Si delante hay un abismo
Porque es como sentir sed, teniendo el mar por dentro
Tú nunca concedes una tregua
Es más fácil que una piedra se convierta en pluma
O dar el primer paso en la luna

O dar el primer paso en la luna

O dar el primer paso en la luna
Es casi una ecuación de primer grado
Y el resultado
Son cosas tan elementales
Y no cuestiones personales
Es evidente no querer hablarlo
Pero al llegar a un cruce
Hay también otro camino
Ahora elige tu destino
Constantemente dando
A quien no te demostrará cuánto lo vales
No puedo dar yo siempre el primer paso
Si delante hay un abismo
Porque es como sentir sed teniendo el mar adentro
Tú nunca concedes una tregua
Es más fácil que una piedra se convierta en pluma
O dar el primer paso en la luna

O dar el primer paso en la luna

O dar el primer paso en la luna
Sentir la sed, teniendo el mar por dentro
Más fácil que una piedra se convierta en pluma
O dar el primer paso en la luna

O dar el primer paso en la luna

O dar el primer paso en la luna

Me he asomado a este mundo a través de tus ojos
Releído contigo mi historia entre mis recuerdos
Porque sé que intercambiarse la piel no nos sucede a todos
De arroparse bajo un nuevo edredón y de sentirse a salvo
Almas en los cuerpos
He recorrido toda la autopista de los rasgos de tu cara
Y, en tus curvas de sonrisas, acelero y no me paran
Y esa impresión tan fuerte y tan constante
Me hace sentir tuya siempre
Y yo te he llamado casa desde ese momento
Tú el tejado y yo el fundamento
Y los muros de carga son el sentimiento
Son tus ojos la estancia en la que me duermo
Y si me abrazas, no hay otro sitio donde quiero estar
Donde poder amar
En este tiempo tan artificial
Tú eres siempre mi hogar natural
Porque eres tú el lugar más bonito sobre el mapa del mundo
Al que ahora llamo paraíso y donde no me confundo
Y te he sentido igual a mí por siempre, desde ese momento
Y no nos hemos dejado las manos ni durante un segundo
Son tantas veces las que me he mudado
Que aún puedo sentir el eco de casas vacías
De los sueños que atrás he dejado
Y el sentir durante toda la noche
Alguien al lado que duerme
Y yo te he llamado casa desde ese momento
Tú el tejado y yo el fundamento
Y los muros de carga son el sentimiento
Son tus ojos la estancia en la que me duermo
Y si me abrazas, no hay otro sitio donde quiero estar
Donde poder amar
En este tiempo tan artificial
Sé que tú también vives en mí (que también vives en mí)
Y que el aire que respiras se filtra en mi cuerpo
Sentado en un rincón allí (sentado en un rincón allí)
Donde nunca existe el ruido del tiempo
Y dime que estarás aquí, que estarás aquí
Porque yo te he llamado casa desde ese momento
Tú el tejado y yo el fundamento
Y los muros de carga son el sentimiento
Son tus ojos la estancia en la que me duermo
Y si me abrazas, no hay otro sitio donde quiero estar
Donde poder amar
En este tiempo tan artificial
Tú eres siempre mi hogar natural

Puedo si puedo quisiera tu mano
No pienses en cambio que la besaré
Quiero si puedo elegir el momento
Más clave
Abro las venas, te enredo en mis piernas
Y hago proyectos, controlo la escena
Tú abres la puerta rompiendo esquemas
Mas entras
Indudablemente invades mi mente
Corre tu sonido en mis venas y no es voz, es encanto
Y me encantas, por fin eres mío, mi rey
Lo que aún nadie sabe de ti y de mí
Somos más que una idea, más que una idea
Por fin me traes aquí
Donde hace siglos que yo me fui
Me traes aquí
Mientras preparo me sirvo una copa
No cenas conmigo y me quitas la ropa
Mientras te amo
Empiezo a tenerlo más claro
Indudablemente invades mi mente
Corre tu sonido en mis venas y no es voz, es encanto
Y me encantas, por fin eres mío, mi rey
Lo que aún nadie sabe de ti y de mí
Somos más que una idea, más que una idea
Por fin me traes aquí
Donde hace siglos que yo me fui
Porque ya somos, ya somos y estamos
Porque si estamos, si estamos ya somos
Indudablemente sí, indudablemente
Invades toda mi mente
Por fin me traes aquí
Por fin me traes aquí
Uh-uh-uh-uh-uh-uh-uh-uh-uh
Por fin eres mío, mi rey
Lo que aún nadie sabe de ti y de mí
Somos más que una idea, más que una idea
Por fin me traes aquí
Donde hace siglos que yo me fui
Mientras te amo
Empiezo a tenerlo más claro

Bajo el diluvio seguimos aún aquí
Y qué gran alivio saber que puede ser útil
Hay quien se ha perdido, el ser humano es así
Maldecir y resistir
Para cada evidencia, una diferencia
Hay almas paralelas, uh, uh, uh, uh, uh
Y cada una tiene la libertad
De hacer a su manera, uh, uh, uh, uh, uh
La versión de una vida original
No hay nadie excluido, no hay nadie detrás de mí
Tacones o pies descalzos, tenemos huellas paralelas
Aunque nuestros pasos no van al mismo lugar
Saben hacia dónde van
Con algunas diferencias, somos la evidencia
Hay almas paralelas, uh, uh, uh, uh, uh
Y cada una tiene la libertad
De hacer a su manera, uh, uh, uh, uh, uh
La versión de una vida original
Y de ti, ¿qué decir?
Ni el defecto más ínfimo cambiaría yo
Pero aunque no se ve, nuestro ADN es único
Casi mágico, mágico
Hay almas paralelas, uh, uh, uh, uh, uh
Con un efecto alucinógeno
Almas que se rebelan, uh, uh, uh, uh, uh
Con todas nuestras crisis de pánico
Hay almas paralelas, uh, uh, uh, uh, uh
En estos tiempos es un fenómeno
Un fenómeno

Habla por ti, ya me convenzo yo sola
No bastas tú para mantenernos aún a flota
Lo que será, ahora es la única opción que valdrá
Pasarán nuestros recuerdos de risas hasta morirse
Fueron muchas esas veces sin juzgarte, sin herirte
Te perdono incluso ahora, que no puedes explicarte
No hay excusas dentro de tus ojos grises
Pero te marchas con tu vida a otro lugar
Con tu secreto en una caja fuerte
¿Por qué tanta incredulidad?
De entre las dos, no fui yo quien perdió
Piensa en ti, que en mí ya pienso yo sola
Lo has dicho tú: "cada una lo ve a su manera"
La música esta vez no nos da la respuesta, pero
No se irán nuestros momentos de risas hasta morirse
Fueron muchas esas veces sin juzgarte, sin herirte
Te perdono incluso ahora, que no puedes explicarte
No hay excusas dentro de tus ojos grises
Pero te marchas con tu vida a otro lugar
Con tu secreto en una caja fuerte
¿Por qué tanta incredulidad?
De entre las dos, no fui yo quien perdió
De entre las dos, fuiste tú quien perdió
Quien perdió
De entre las dos no fui yo quien perdió
Hablo por ti, porque sé bien quién esperará

Pero te escapas con tu vida a otro lugar
No importa ya saber quién es más fuerte
Quizás algún día verás
Que, entre las dos, no fui yo quien perdió

Yo me fío de ti
No debería lo sé
No eres
La luz que merezco
Cada parte de mí
Mira aún en replay
Un pasado al que
No me parezco
Juro que yo me escondería
En los rayos del Polo Norte
O en medio de Alejandría
Justo allí donde no podrías
Volverme a encontrar jamás
Irse lejos de todo
De todo el vacío
Para rescatar mi ser
Me miro a los ojos
Y escucho el estruendo
De esos larguísimos week-end
Bajo un paraguas yo me protejo
Me llueve encima el recuerdo
De esas noches de infierno
Ahora que ha pasado el invierno
Tú vuelves en mis flashback
Irse lejos de todo
Y quemar las fotos (las fotos)
En las que estoy junto a ti
Me miro a los ojos
Siento el último trueno (el último trueno)
De esos larguísimos week-end
De ti me queda menos que nada (no queda nada de ti)
Solo caricias violentas
Que señalan mi espalda
Y das vueltas en mi cabeza (en mí)
En mí
Donde el rencor no tiene espacio
Esto lo he aprendido de mí
Siento aún tus puños y el daño
Solo en mis flashback
Solo en mis flashback
Irse lejos de todo
Empezar de nuevo
Y ver otra versión de mí
Me miro y me quiero
Mas queda el estruendo
De esos larguísimos week-end
Cuantas mentiras aquí en mi mente (cuantas mentiras aquí en mi mente)
Y cuantas promesas
Vuelven lentamente
La luz se va de repente
Y vuelves en mis flashback
Me miro y me quiero
Mas suena el estruendo cuando Vuelves en mis flashback

Necesito un vuelo
Para aclarar las ideas
Para ser yo, si puedo
Y para practicar, eh
No escuchar los consejos
Y romper los esquemas
No cambiar por trabajo
Un baño en el mar
Dentro de mi jungla viven los recuerdos
Y pasará la noche antes de llegar aquí
Sobre mi almohada no hay constelaciones
Pero yo soy ágil sin la luz también
Hoy tuve un sueño y quería contarte
En la autopista es siempre rápido el coche
Dejé en el área de descanso lo que hoy me hace falta
Y no me bastará esa parte de mí
Que ya nunca se iría sola
Un presente que yo nunca imaginaba
Hay una parte de mí
Esa que no quería sola
Y me acerca un poco más ahora
A la distancia que hay entre mis yo
A la distancia que hay entre mis yo

Necesito la clave
Para desconectarme
Para así encontrarme
Tras otra página
Desde la ventana veo los recuerdos
Y pasará la noche antes de llegar aquí
Sobre mi almohada no hay constelaciones
Pero yo soy ágil sin la luz también
Hoy hice un viaje y quería contarte
En esta vida todos somos veloces
Dejé en el área de descanso lo que hoy me hace falta
Y no me bastará esa parte de mí
Que ya nunca se iría sola
Un presente que yo nunca imaginaba
Sí, hay una parte de mí
Esa que no quería sola
Y me acerca un poco más ahora
A la distancia que hay entre mis yo
A la distancia que hay
Necesito una hora y decirme
Cómo será el futuro
Necesito la clave y decirme
Que no será todo oscuro
Porque de Venus vendrá la luz
Porque de Venus vendrá la luz
Porque de Venus vendrá la luz
Porque de Venus vendrá la luz

Y no me bastará esa parte de mí
Que ya nunca se iría sola
Y me acerca un poco más ahora
A la distancia que hay entre mis yo
A la distancia que hay entre mis yo
A la distancia que hay

Hay un vacío que ocupa mi espacio
Y cosas tuyas dentro de un cajón
Te vi crecer aquí, reinventarte
Pero la noria gira sin pararse
Han sido muchos los días de asedio
De cartas falsas para retenerte
Pero qué útil es replantearse
Que a veces nuestro mundo puede derrumbarse
Y miento cuando me conviene, eh
Quizás ya no me bastará
Esperar que todo dure para siempre, por siempre
En nuestra casa o por la tarde en moto, ya era más que suficiente
Si esta es la última escena, vale la pena
Sería bonito volar contigo
Planear despacio desde el cielo más alto
Mas la sinceridad tiene dos caras
Y una me mantiene la mirada porque sabe
Que una vida entera a mí no me vale, no
Quizás ya no me bastará
Esperar que todo dure para siempre, por siempre
En nuestra casa o por la tarde en moto, ya era más que suficiente
Si esta es la última escena, vale la pena
Vale la pena, oh
En nuestra casa o por la tarde en moto, ya era más que suficiente
Si esta es la última escena
Si esta es la última escena
Vale la pena

Tú, que sabes percibir el lado sensible en mí
Así me consigues proteger
Y al vuelo corregir
El tiro desviado hacia aquí
De mis piezas eres la lógica
Por el orden perfecto que les das
Nunca nada a cambio exigirás
Mis gafas de sol no ocultarán
Que eres mi debilidad
Sabes protegerte elegantemente
De mis cambios de humor tan frecuentes
Tú siempre conviertes
En justos los errores
Toda la gente no sabe, no puede
Leer el mensaje, eh-eh, de las cicatrices
No sabe, no quiere captar esas luces
¿Cómo se dice?
Más allá de la superficie
Eres intérprete de mis jeroglíficos
A pies descalzos andas mis paisajes áridos
Y es evidente que
No puedo prescindir de ti, de ti
Solo tú intuyes todas mis expresiones
Tras el cristal tintado del coche
Y te diferencias
Por tus conclusiones
Toda la gente no sabe, no puede
Leer el mensaje, eh-eh, de las cicatrices
No sabe, no quiere captar esas luces
Y dirigirse más allá
Porque te pareces a todo lo que hago yo
Es científico, es magnífico
No hay ninguna interrupción
No hay nada que nos sobre, no
No hay interferencias en la línea entre tú y yo
Toda la gente no sabe, no puede
Leer el mensaje, eh-eh, de las cicatrices
No sabe, no quiere captar esas luces
Y dirigirse más allá
Toda la gente no sabe, no puede
Leer el mensaje, eh-eh, de las cicatrices
No sabe, no quiere captar esas luces
Como se dice más allá de la superficie

Finalmente io davanti a te, a prometterti che c'è
Più di un altro anniversario, più profondo di com'è
Fa' che non ti chieda mai spazi di tranquillità
Tu che levi voce all'ovvio e fiato alla banalità
E che non mi basti mai il tuo indice sul cuore
Quando hai cura dei miei limiti e anche delle mie paure
Io mi siedo accanto a te per lasciati l'orizzonte
Sempre libero di scegliere la rotta che hai di fronte
Tanto non so andare via dai tuoi occhi visionari
Che non temono il futuro e corse fuori dai binari
Ed infatti resto qui a sfinirti di presente, a dormire quasi niente
Tu che mi accompagni oltre quel che vedo e che non so
Finalmente tu davanti a me, a promettermi che c'è
Tutto il tempo che possiamo per il tempo che ce n'è
Fino a che mi chiederai tutto quello che so dare
Avrò cura dei tuoi limiti e anche delle tue paure
E ti siedi accanto a me per lasciami l'orizzonte
Sempre liberi di scegliere una rotta differente
Non ti lascio andare via dai miei occhi visionari
Che non temono il futuro e giorni straordinari
Che ogni tua promessa sia la mia, in salute e malattia
C'è già tutto ciò che vuoi, davanti a noi

ALMAS PARALELAS
Francesca Martorana ( Cicciapausi ) © 2023